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Febbraio 2016 
Il Roberto Marelli, mi stimola sempre ad approfondire e spesso a conoscere aspetti, aneddoti e caratteristiche di questo nostro speciale universo, fatto di "preziose" peculiarità, che hanno reso grande Milano, come solo lei sa e può esserlo. 

 

 

 

 

Per leggere tutto il post clicca sull'immagine a lato oppure qui

 

Qualche giorno fa, il Roberto lasciava un commento ad un blog “È esonerato solo chi non l’ha mai cantata!” pubblicato qui sul sito:

« #1 Roberto Marelli 2016-02-10 10:29 
Bella l'iniziativa di parlare del "ragazzo di via Gluck"! ma perché non citare mai l'autore delle parole, il grande Luciano Beretta?
Questo malcostume si nota in molte canzoni, cito Gaber con Porta Romana bella, il Cerutti Gino ecc. il cui l'autore è il grande Scrittore Umberto Simonetta... consiglio di leggere i suoi libri per una maggiore conoscenza della Milano del dopoguerra: Tirar mattina - per esempio, ecc. »

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Luciano Beretta... Al giorno d’oggi non ci vuole molto per saperne di più. Ho digitato: Luciano Beretta, ho dato “enter” e… voilà! Circa 69.700 risultati. Così dice il totalizzatore di ricerca.  Io, che non arrivo a consultare mai più dei primi 10 risultati della lista, ho aperto il primo della lista. Vuoi vedere la tabella delle canzoni scritte da Luciano Beretta, che l’articolo,  di Wikipedia (mio grande amore virtuale in materia di ricerche….) ha messo?

 

 

 

 

Eccola

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 Allora… ti sei affaticato il dito con la rotella o col cursore di scorrimento verticale per arrivare alla fine di questa tabella? 

Ànchio… come diceva Louise Veronica Ciccone, meglio conosciuta come Madonna, quando iniziava i suoi concerti: «Siete pronti? Siete caldi? Ànchio!» Solo per restare in tema musicale.
Anch’io sono rimasto stupefatto ed è per questo che ho voluto ricomporre le schermate necessarie ed inserirle qui nel pezzo. Poi, leggendo i titoli della canzoni, e i nomi con i quali ha collaborato questo milanese, mi sono reso conto, se ancora ce ne fosse bisogno, del perché il Roberto tenesse a precisare questa questione.

Gran bel personaggio, Milanese eccezionale, per il quale dobbiamo essere orgogliosi che sia nostro concittadino. 

 Qui la targa posta al lato del portone di via Garigliano 3, per lungo tempo dove ha abitato.

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“Son Nassuu in Guglielmo Pepe al numer vott 

son passaa in via Garigliano al numer trii…”

Queste strade che, come la via Gluck, si snodavano un tempo 
fra campi e cascinali, devono a 
Luciano Beretta 
poeta milanese
(1928-1994) 
di essere entrati nel novero dei percorsi del cuore e della nostalgia

 

I soliti link per approfondire o verificare l’esattezza di quanto ho riportato…

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Clicca sulla mini/foto per il sito ufficiale di Luciano Beretta.

 

 

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Clicca sulla mini/foto per la pagina WikipediA di Luciano Beretta. 

 

 


 

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Adesso… Umberto Simonetta. Stessa storia di cui sopra… scrivo il nome, schiaccio “enter” e… voilà!

Guglielmo Zucconi - Gino Bramieri - Lisetta Nava - Elio Crovetto - Tino Scotti - Lucio Flauto - Dino Risi - Giorgio Gaber - Enrico Vaime – Giorgio Ferrari - Peppo Sacchi – Onda Libera - Teatro Milanese - ex Teatro Gerolamo - Maurizio Micheli - critico sulle pagine de Il Giornale – tra l’altro. 
Noooo non è il computer che è impazzito. Sono io, che ho voluto fare un esperimento, “omettendo” le parole scritte tra i nomi dei personaggi con i quali Umberto Simonetta ha collaborato, o gli incarichi che ha coperto. 
Che dici… anche a te pare evidente che questa “fredda lista” trasmetta indubbiamente la genialità e la creatività, la competenza e la caratura di Umberto Simonetta? Senza dubbio!

Vale comunque la pena leggerle le parole che ho “omesso”. Le trovi cliccando qui


 

Intanto che vai “di là” io rimango qui, su questa pagina. Rimango e penso… a quanti sono i preziosi uomini di cultura o artisti, i grandi sportivi, gli eccellenti professionisti ed imprenditori, che hanno fatto grande questa nostra Città, dei quali… non conosco nulla o quasi. E vuoi vedere che (della mia età) non sono nemmeno l’unico. 

Per fortuna che ultimamente sto conoscendo alcuni dei ritrovi milanesi, frequentati da meneghini DOC, che conoscono questa, ma principalmente quella “brillante” Milano, come ormai pochissimi. Sono dei reali riferimenti della nostra cultura meneghina ed sono gli indiscussi testimoni di quella vivacità artistica, che oggi stenta a rispuntare. Sono personaggi con i quali, forse, frequentandoli periodicamente, riuscirò a recuperare un po’ del tempo perduto. 

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Come ad esempio quando parlo… o meglio, quando sto ad ascoltare il Roberto Marelli, che con i suoi racconti di quella Milano vissuta da protagonista, mi fa rendere conto che per anni, ho vissuto in una… “pentola a pressione”, nella quale ferveva una miscela di estro, creatività, cultura Meneghina, che tutti ci invidiavano, ed io… semplicemente non me ne rendevo conto.

 

Per leggere il breve ma esplicito pezzo che la Redazione di “Vivere Milano” on line, ha scritto per congratularsi con lui, prezioso collaboratore, per questo ultimo tassello (il Premio Alma Brioschi) della sua brillante carriera, clicca sulla miniatura della pagina inserita a capolettera.

Grazie Roberto. Se vedom… elbor