Febbraio 2016
Se pensi che questa volta Michele, abbia voluto farsi gioco di me, se ne sia andato, per esempio al… lago, lo abbia fotografato e mi abbia spedito le foto dicendomi che sono foto scattate al…
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… ex-Portello; ti sbagli. Quella foto che ho messo a capolettera, è un particolare (ingannevole) di questa, che come vedi, dai due palazzi a sinistra, dal profilo del ponte che appare tra loro a la collina alberata, ed i due edifico di destra che spuntano dalla cima della collina, mostrano inequivocabilmente che si tratta di una zono cittadina, e precisamente quella dell’ex-Portello.
È altresì evidente che la coppietta di innamorati abbracciati sulla panchina, di spalle del giovane “riflessivo”, arrivato in bici per perdersi nei suoi pensieri, con gli occchi puntati nello stagno, sanno che questo è un luogo di pace e tranquillità, dove rifugiarsi dal caos di questa nostra Città.
Certo, qui il panorama è differente e seppur aperto e spazioso, non lo si può prendere di primo acchito con un paesaggio bucolico o campestre.
I due moderni edifici, che ostentatamente rivendicano la propria “appartenenza”, se non altro come riferimento logistico, la collina piramidale a “gradoni” da una parte, ed il ponte futurista dall’altra, sembrano al momento non siano in grado di contendersi i frequentatori del laghetto precedente.
Per lo meno sino a che gli striminziti arbusti recentemente piantati, non si trasformino in begli alberi frondosi, sotto ai quali stendere un plaid, per guardare le spigolose forme dei multinazionali/palazzi o le ardite linee del ponte e della piramide, stando abbracciati alla fidanzata.
A questo punto non resta che entrarci in questa zona. E qual è il modo migliore, se non quello di farlo tramite un collegamento… “sospeso”?
Un ponte affascinante, che l’inquadratura della foto ben esalta, le forme sinuose e penetranti della sua struttura. Ma… credo sia meglio che non mi spinga oltre, in riflessioni Freudian/scivolose, che mi condurrebbero in terreni oscuramente ancestrali. 
è meglio posare l’occhio e l’attenzione sui cartelli rotondi rossi, posti sulla rete di protezione del camminamento, che ci consente di oltrepassare lo scorrimento automobilistico di viale Renato Serra.
Ci ricordano che siamo nella…
Ex Alfa Romeo – Il progetto del “Portello” nasce sull’area ex industriale Alfa Romeo qui attiva fino al 1974.
Nel 1983 ha inizio l’attività di trasformazione urbana che interessa tutta l’area ex industriale, in considerazione del ruolo strategico dell’area Portello nell’ingresso alla città e del valore di memoria storica del luogo legato all’Alfa Romeo.
Il masterplan redatto dallo Studio Valle Associati, su circa 220.000 mq di area territoriale, vede coinvolti numerosi progetti e artisti, a definizione di un insieme urbano unico. Milano Portello.
Di seguito un ricordo concreto dello storico passato industriale e sportivo del Portello 
Un altro bell’esempio dell’intelligenza, della creatività e della capacità dell’uomo di unione materiali differenti, in forme disuguali per una unica struttura funzionale alle differenti esigenze, che il nostro Michele ha fissato, per noi, in un click.
E per concludere, una foto per me emblematica.
Tinte a forme geometriche inusuali, su materiali particolarmente riflettenti, completano la sagoma degli edifici irregolari, posati su dislivelli addolciti da scivoli, proteggono spazi aperti, solcati de percorsi consigliati, vigilati da alte illuminazioni ed occhi controllori, della vita surreale che vuole gli umani godersi il sole, mentre le sagome di loro stessi stessi, lavorare per risalire la linea del progresso, che da sempre punta a… «quel ciel di Lombardia, così bello quand'è bello». Adoro giocare con te.
Se vedom… elbor
