Settembre 2015
Chiudi la finestra che sbatte la porta!!! Bommm… Quante volte ce la siamo sentita dire questa frase dai nostri genitori. Ma a Michele questo rimprovero deve aver lasciato un ricordo particolare, perché quando se ne va in giro con la/le sue macchine fotografiche, non se ne fa scappare una di porta o di finestra.
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Come la sontuosa e nobile finestra a bifora, che si trova sulla “spalla” sinistra del frontespizio dell’entrata, dalla parte di piazza Duomo, della Galleria Vittorio Emanuele II. Galleria quasi totalmente ricostruita nel 1948, in seguito ai bombardamenti subiti il 15 e 16 agosto del 1943. Quante volte ci saremo passati davanti senza averla mai notata. Bisogna avere “talento” per cogliere i particolari. La prossima volta che vado in piazza Duomo, so cosa andare a cercare…
Oppure la finestrella con le persiane, che spunta dal muro rosso mattone, di una casa di ringhiera, di quelle dei Navigli, anche lei impreziosita da una folta vegetazione di rampicanti che la proteggono dalla calura estiva, ma non dai ladri… Per quelli il proprietario ha dovuto mettere delle inferriate.
Se… “una finestra aperta ” è l’immagine emblematica della libertà di spaziare con lo sguardo, i pensieri e i sogni verso un futuro meraviglioso, proteggersi dagli attacchi è un’esigenza che nei secoli è sempre stata primaria e, l’inferriata davanti a questo bel finestrone del Castello Sforzesco, ne è una prova. Anche se l’edera che l’avvinghia le da un tocco di romanticismo.
A proposito di romanticismo… ehhh qui la cosa si fa difficile. Sono maschio e quindi è da homme che te lo dico.
Chi di noi, alla prima uscita con una fanciulla, dopo aver passato tutta la serata con lei, raccontato tutti i nostri sogni, ascoltato tutti i suoi, non desidererebbe, una volta arrivati sotto casa sua, darle il primo bacio davanti a questo portone?
Ok… romanticismo finito. Per me questo stabile è di… un unico proprietario. Solo a questa condizione può rendere possibile una scelta speciale. Ci pensi se la scelta della decorazione dovesse uscire da una o più riunioni condominiali, quando e che soggetto sarebbe scaturito?
Chiudiamo con questa bella e divertente foto che catturando molto bene la decorazione di questo portone, ci permette di fantasticare un po’. Anche se questo personaggio un poco “extraterrestre” mi ricorda il pupazzetto camaleonte dei sofficini, il Carletto, mi fa supporre che le 21 famiglie che abitano in questa casa, siano degli spiriti liberi, dei creativi, delle persone allegre e solari che vivono nel loro mondo, che abbandonano solo quando, uscendo, chiudono alle loro spalle questo portone.
Naturalmente non so se le famiglie che abitano qui sono ventuno, ma è ragionevole supporlo…
Foto: Michele df - Dida: elbor