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Ottobre 2015
Come ogni anno, la presentazione del libro realizzato in collaborazione con il Circolo Filologico Milanese, richiama molti amanti della milanesità, della sua storia e del suo dialetto. Quest’anno però, il pubblico che ha voluto partecipare è stato maggiore delle ultime presentazioni, complice forse, l’importante numero di autori e il loro elevato livello di… milanesità. 
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L’idea questa volta, è stata quella di far raccontare un po’ della nostra Città, ai monumenti o alle statue, agli edifici o ai personaggi, ai Sant o ai ciocch, attraverso racconti o poesie. E siccome a Milano anche i sassi conoscono, sanno, e soprattutto… hanno molto da raccontare, a questa pubblicazione è stato dato il titolo di: “A Milan parla anch i sass”, e la voce, a questi sassi, l'hanno data le ventidue penne degli altrettanti prestigiosi scrittori e poeti… meneghini.

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In ordine di apparizione nel libro compaiono: Paola Cavanna con El Carlin, Roberto Marelli con El lament del Costantin, Carla Franchi con San Calimer, Gianfranco Gandini con I trii ciocch, Edo Bossi con El leon Borleo, Enrica Parmigiani con La fontana del Pinòcc, Marco Brambilla con Villa Clerici de Niguarda, Mimma Confalonieri con La Montagna de San Sir, Bico Contursi con I piant in Montagnetta, Paola Barsocchi con Oratòri de San Protas al Lorenteg, Amalia Bianchi con La Maddalèna, Ella Torretta con Musica immortal de Giuseppe Verdi, Gianmaria Ferrari con Francesco Baracca, Piero Dragan con Arch de la Pas, Luigi Pignattai con L’Arèna, Mariella Pelizzeris con L’Acquari de la via Gadio e i sò regòrd, Pierfranco Tanzi Mira con El tronch misterios in piazza Castèll, Beatrice Pardi con Monument a Leonardo da Vinci, Giovanna Bonifazio con La Madonnina, Ada Lauzi con Anca Lee la dis la soa.

Ed in fine… le prestigiose penne di Tullio Barbato con A spass tra storia e sogn, di Roberto Brivio con I sorei Ghisini e di Giorgio Caprotti con La cazzoeula, hanno sancito l’unicità e la raffinatezza della pubblicazione.

Tutti gli autori che hanno letto o declamato i loro componimenti avrebbero meritato di essere ripresi ed inseriti in questo stringato racconto, ma gli insufficienti mezzi e la scarsa qualità delle attrezzature a disposizione della elbor Produzion (nome in dialetto milanese della “super-Casalinga” Casa di Produzione dei video) non l’hanno permesso. 

Scusandomi con gli altri autori, son stato costretto ad inserire solo la ripresa fatta ad Ada Lauzi, che puoi vedere cliccando qui, e montare solo brevi spezzoni delle letture di Tullio Barbato, Roberto Brivio e Grazia Maria Raimondi e Roberto Marelli, che puoi vedere cliccando qui.

Alla prossima… elbor

Particolare. Ho chiesto a Mariella Pelizzeris di dare un’occhiata al pezzo prima di pubblicarlo, e lei molto gentilmente ha accettato. Tra gli immancabili errori che ha riscontrato, non solo in milanese, (che spero di aver corretto tutti) mi ha segnalato che “Produsion”, volendo intendere la Casa di Produzione… video, si scrive con la “z”, cioè: Produzion. Bella storia Mariella… e adesso che ho già fatto il marchio, e l’ho già messo in tutti i video che sino ad oggi ho fatto e pubblicato? 

 

Figura de… palta. Per fortuna l'ombra cade proprio sopra l'errore. Spero che in piccolo si veda meno. Appena ho tempo lo correggo. Ma... per confermarmi quel fuori di testa che sono, metterò la "Z" ma posizionata specularmente, tanto che sia nuovamente un errore, ma evidentemente voluto. Così posso adottarla come giustificazion

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