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Gennaio 2016 
El Navili mort non è notizia fresca, battuta dall’ANSA oggi, è l’ultima informazione che ha inviato il nostro buon Maurizio, che… (pettegolezzo…) si è già guadagnato una fan, dalla la quale, addirittura in contatto telefonico, ha ricevuto i complimenti per i suoi racconti in genere, ed per una “Cartolina” in particolare, precise conferme della veridicità delle informazioni date, da una persona che è stata abitante di quella zona, in quei tempi. 
(Come si dice pettegolezzo in milanese? pettegulèzz, come lo dice il Columbro a “Striscia”?)

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El Navili Mort

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Questa volta racconto con le immagini che ho reperito meno conosciuto dei Navigli… il Naviglio Morto. Ma non per questo… dimenticato, da chi ama la nostra Città. 
Essendo un piccolo tratto delle vie d’acqua che una volta avevamo a Milano, si tratta di un’area ristretta. La prima cartina e attuale, la seconda è datata 1860. 

In origine la cosiddetta “cerchia dei navigli” era il fossato difensivo adiacente alle mura medioevali che circondando la città, si ricongiungeva chiudendo il cerchio, al fossato del Castello Sforzesco. 
Nel  tempo le parti più prossime al fossato del Castello Sforzesco sono state coperte, limitando così la cerchia ottocentesca  alla attuali zone di piazza Cadorna con l’incrocio di via Fatebenefratelli  e di via San Marco con via Pontaccio.

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Proprio a quest’ultima zona si riferisce la foto n.1 con il “ponte” in primo piano, che darà il nome alla via Pontaccio sulla sinistra della foto.

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È noto che il corso del naviglio che proveniva da Nord, raggiunto il laghetto di San Marco, proseguiva sottopassando il ponte del Pontaccio, dopo di ché divideva il suo flusso in due parti, una “svoltando” a sinistra, in direzione via Fatebenefratelli, si dirigeva alla volta di piazza Cavour, l'altra, meno conosciuta, andava verso destra, passando sotto il ponte di via Brera, terminava nel tratto cieco; el Navili Mort
In questa bella foto, ripreso dal ponte di Brera.

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Questo è il tratto di Naviglio che dopo essere passato sotto il ponte del Pontaccio, prende a destra, in direzione via Brera. 

In questa (che pare essere l’unica fotografia sino a noi giunta) lo vediamo incunearsi tra le case, in quello che oggi è conosciamo come vicolo Manzoni. Al termine del quale, scorreva sotto il ponte di via Brera, lo vediamo bene nella foto, percorreva ancora un breve tratto, parallelo all’attuale via Pontaccio, e terminava nel “vicolo cieco”, venendo così soprannominato el Navili Mort. Il dipinto che segue lo raffigura nei primi dell’800.

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In questa  foto scattata anni dopo rispetto la precedente immagine (n.3) appare il medesimo scorcio, ma  dopo la copertura del Naviglio di via Fatebenefratelli. 
Al lato destro della casa al centro dell’immagine, si nota l’attuale, vicolo Manzoni, che  di seguito ritroviamo fotografato nel 1955 (anno di nascita del elbor- classe di ferro) in una bella e tipica foto di quegli anni d’oro del Bar Jamaica (foto n.5).

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Da notare in quest’ultima foto, sullo sfondo, il muro ed il cancello oltre i quali c’era era tra le case, il ramo cieco… el Navili Mort
Ciao… alla prossima storia della nostra Milano di una volta. Maurizio