piera-mini
Novembre 2015 
Avrei dovuto andare a casa sua, alle 11:00. Quando mancavano ancora due ore dall’appuntamento, l’ho chiamata e chiesto se avremmo potuto anticipare di… un’ora e ¾ perché… m’era saltato un appuntamento. La signora Piera a acconsentito. Mi sono presentato alla sua porta 15 minuti dopo, m’ha aperto, e stupita m’ha detto … 

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… -Te see giamò chi? Ho fatto troppo in fretta? Vuole che torni tra un po’? -Dai, lassa stà, ven denter, ven denter
Ci siamo subito messi al tavolo dove aveva già preparato del materiale e dopo due parole di “presentazione” ci siamo messi al lavoro, dimenticando il “lei”. Le ho chiesto se potevo registrare oltre che le sue poesie che mi avrebbe letto in seguito, anche qualche spezzone della nostra conversazione. - Sì, sì… faa quel che te veouret. Ha risposto, ed io ho schiacciato: PLAY.  
Alla fine del lavoro, mi sono fermato ancora ad ascoltare alcuni racconti della sua zona, e tra un PLAY-on ed un PLAY-off, ho ascoltato i suoi racconti dei personaggi e delle usanze, di quando era una ragazzina, di quella Milano che non c’è più. 

Tra le sue poesie che abbiamo registrato, voglio farti ascoltare, su suo suggerimento, “Voraria”. È un bella poesia, intensa ed è un componimento al quale la Piera tiene molto. Divertente è stato che abbiamo passato una bella mezzora, cercandola e ricercandola nel libro che raccoglie la sua opera poetica. Sfogliandolo, ho potuto farmi un’idea della quantità e varietà di poesie e di argomenti, che la Piera ha affrontato e raccontato, negli anni. È stata davvero paziente con me la Piera; la prossima volta però sarò puntuale.

Buona poesia. elbor

Ps. Sai, quando sono venuto via mi ha chiesto se mi piacevano i mandarini; - si certo, le ho risposto. Non mi è stato possibile accettarne tre o quattro, mi ha voluto dare tutti quelli che c’erano nella fruttiera…


Per sentire la Piera leggere la poesia mentre scorri il testo riportato sotto, clicca sulla barra audio.

Legge Paola Bottini Santinoli

Voraria 
di Piera Bottini Santinoli

 

Perdonom mamma …

perdonom …

adess voraria

… voraria … parlatt spiegatt 

voraria ditt

ma … de la del cancell

el to uss … l’è saraa … inciodaa

… inciodaa

sora el to patì senza sgar

su el to inveggià senza lament

… e mi voraria avegh el temp

de poggià anmò el me coo

su i to genoeucc …

dervì el me coeur 

 e suga-su i to oeucc.

 

Ma in la contrada

scrizzen i roeud del to carr

in on recioccà de pass

e on biassà de rosari

e … mi … sotta on ciel

sgonfi de temporal …

voraria … voraria.

 

Ma in di strad del silenzi

… la mia vos … la po pù! 

 

piera-grande