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chi non piange non viene allattato, dice un proverbio brasiliano, che… applicato al nostro caso suggerisce: reclama se vuoi essere ascoltato.

07/08/22 visite 245 07/12/2022 - il 07/12/22 326 visite = 81 visite

E così ho fatto. A partire dallo scorso 14 febbraio, ho inviando mail al Sindaco e al Vicesindaco di Milano, al presidente del nostro Municipio 5 ed altre autorità comunali, per segnalare L’INDECENTE – per dirla con la parola clou di oggi nel confronto diplomatico italo-russo – l’indecente condizione nelle quali erano esposte la bandiera di Milano e quella italiana, su alcuni edifici scolastici PUBBLICI del quartiere Chiesa Rossa, nel Municipio 5.
Ho pubblicato sulla mia pagina facebook e qui in questo stesso post (che a seguire puoi leggere) degli aggiornamenti quotidiani dell’oltraggio giornaliero perpetrato alle nostre bandiere, in barba alla Carapellese promessa di aver dato disposizione per la loro sostituzione, ma alla fine, oggi 07/04/2022 l’impegno (non solo mio, ma anche delle meneghine M.N. e R.C. che hanno contribuito a documentare la vicenda) ha dato i suoi frutti.
Cominciamo col recuperato orgoglio delle nostre bandiere esposte sulla…
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È innegabile che le bandiere nuove, al posto di quegli stacci laceri, sporchi ed indecenti (appunto) donino alla scuola l’autorità che merita di avere un’istituzione così importante.

Passiamo alla…

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In questa immagine è evidente che la pulizia, l’ordine e l’ottima posizione scelta per le bandiere, rende i bambini felici di riprendersi i loro monopattini, sapendo che l’indomani, quando li lasceranno di nuovo, saranno vigilati dalle nostre/loro belle, forti ed orgogliose nuove bandire.

Suppongo che la direttrice, notando la favorevole influenza sui bambini, ed essendo anche direttrice dell’Asilo Nido di via Sant’Abbondo, abbia voluto disporre (la dove non c’erano prima) per quest’ultimo, il posizionamento di altrettante nuove bandiere, cosicché i bambini fin dal nido, si abituino e beneficino della sana appartenenza… meneghina, italiana ed europea.
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Una bella soddisfazione.

Qui di seguito la soddisfatta mail inviata al Sindaco di Milano.

Signor Sindaco di Milano Giuseppe Sala… buon giorno.
“Quem não chora não mama!” dice un proverbio brasiliano, che applicato all’argomento per il quale le ho scritto in precedenza, suggerisce di reclamare per essere ascoltato.
Ma oggi non sono qui per reclamare ma per manifestare con grande piacere e soddisfazione che il rispetto, la dignità e l’orgoglio meneghino ed italiano, sono tornati a sventolare al quartiere Chiesa Rossa, assieme alle nuove bellissime bandiere di Milano ed italiana, che recentemente hanno sostituito i logori ed INDECENTI – per dirla con la parola clou di oggi nel confronto diplomatico italo-russo – vessilli posti su alcuni edifici pubblici del nostro rione, nel Municipio 5.
Sfortunatamente ma anche fortunatamente.
Peccato che… relativamente alla bandiera della nostra Città, la sostituzione sia avvenuta DOPO la ricorrenza delle Cinque giornate di Milano. Sigh, sigh, sigh.
Per fortuna invece che… la lacerata ed oltraggiata bandiera italiana è stata cambiata prima del prossimo 2 giugno. Sarebbe stato imbarazzante (e le confesso signor Sindaco, che mi ero preparato per gridare ai quattro venti, Presidente della Repubblica in primis) se in quella data, avessimo dovuto commemorare la ricorrenza, sapendo ancora che sulla nostra scuola elementare (pubblica) languiva uno straccio di Tricolore.
Convinto che il signor Sindaco e gli Amministratori Pubblici ai quali mi sono rivolto per sollecitare l’anomalia apprezzano la mia (assieme a quella delle signore M.N. e R.C.) attenzione ai valori e ai simboli di appartenenza, auguro a lei e a chi ci legge in copia, un caro saluto.
Cordialmente Elio Borgonovo

P.s. In portoghese “chi non piange non viene allattato” si dice “quem não chora não vai ser amamentado”.
Ma il detto popolare brasiliano sostituisce il verbo “armamentar” inventando il verbo “mamar” che gergalmente significa “succhiare”. Ben più significativo.

FIne

Se vedom... elbor 

 


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 15 febbraio 2022

Il rispetto della propria bandiera NON è
e non deve essere considerata una prerogativa della destra
.

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Certo… non dipende da Palazzo Marino, ma dai presidenti e dirigenti delle singole strutture Comunali dei Municipi della nostra Città, il decoro o il vilipendio verso le bandiere simbolo che “sventolano” sugli edifici che amministrano e/o dirigono.
Ma il far conoscere all’Amministrazione centrale della mia Città, che nel mio Municipio (n.5) ci sono – relativamente a questo argomento -
Buoni e Cattivi dirigenti, è cosa buona e giusta, oltre che un dovere.

 

art292cp 00 tricoloreLa bandiera, a me l’hanno insegnato subito… sin dalle elementari, è un simbolo! E quelle esposte sulle facciate dei palazzi pubblici, stanno lì a dichiarare le fondamenta, i principi, la cultura della NOSTRA nazione, regione, città.
Sono il simbolo UNIVERSALE sotto le quali riconosciamo la NOSTRA appartenenza, e oltraggiarle equivale offendere la nostra Nazione, Regione, Città, e… ognuno di noi.
È un così grave gesto, che il Codice Penale Italiano, all’articolo 292 così recita: “chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la reclusione fino a due anni.”

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Qui ci troviamo all’interno del giardino della scuola materna di via Sant’Abbondio al 27, nella parte che precede l'entrate della struttura.
Quella sgualcita, sbiadita ed infognata tra il tronco e la siepe di cinta è la BANDIERA ITALIANA.
Se non si fosse aggrappata all’asta sarebbe a terra, come l’ovale del Comune di Milano che identifica l'appartenenza dell’edificio, che andrebbe sul frontespizio della SCUOLA MATERNA.

Ho scattato queste foto, all’inizio di gennaio, proponendomi di inviare una mail all’amico Natale Carapellese neo Presidente del Municipio 5.
Ma ho dovuto rinviare perché le tante incombenze quotidiane dei nonni d’oggi, trasformatisi in “baby sitter”a tempo pieno (per supplire agli assurdi protocolli ministeriali adottati negli asili e nidi) mi ha fatto tardare sino ad ora.

Poco sopra mi sono permensso di scrivere: all’amico Natale Carapellese… nella speranza che nel frattempo, Palazzo Marino gli abbia dato un computer dove leggere la posta elettronica a lui indirizzata, o per lo meno la password per leggerla dal suo PC – inteso come computer.

Incredibile mancanza che mi riferiva il 4 gennaio, in occasione di una mia telefonata, nella quale sollecitavo un suo intervento relativamente alla triste questione di Leon cagnolino strappato dalle braccia della padrona poi ricoverata – per essere “sbranato” dal cane pitbull di un pluripregiudicato albanese che occupava abusivamente, con la compagna gravida, un orto dell’anello di via Dei Missaglia.

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Mi piace immaginare che il 7 febbraio, la Nostra Bandiera, approfittando del vento che ha spazzato Milano, sia evasa dalla prigione vegetale in cui era reclusa da tempo, e sia fuggita, assieme alla sua asta, per tentare di tornare a sventolare sull’edificio dell’asilo. Immagino che i pericolosi volteggi e la mancanza di esercizio l’abbiano fatta crollare a terra, esausta. Forse perché ormai troppo vecchia e malconcia per tener testa a un così forte vento.
Sarebbe invece per me brutto e deludente, sapere che la stessa si trova li perché una bidella (oggi collaboratrice scolastica) è stata incaricata dalla Direttrice di fermare la fuga della bandiera e della sua asta, che pericolosamente rimbalzavano nel giardino, ed invece di arrotolarla e riporla in un magazzino all’interno della scuola materna, non abbia trovato luogo migliore che abbandonarla a terra, lasciando che foglie e polvere la ricoprissero.

 Il 14 febbraio -San Valentino - ho scritto un amail al Presidente del Municipio 5 e per conoscenza al Sindaco e Vicesindaco di Milno informandoli della vegogna. Qui il testo

 

Aggiornamento della situazione il 16/02/2022.

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EPPUR SI MUOVE 

Qualcuno deve averla arrotolata ancora un poco e avvicinata al tombino (più composta). Ma di riporla dentro la scuola... neanche a parlarne.

 

Aggiornamento della situazione il 18/02/2022 

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PROBLEMA RISOLTO!!!
È stata tolta la bandiera e lasciata l'asta.smile25x3

Qui la mail del 22/02/2022 che mi scrive il settore Area Servizi all’infanzia, della Direzione Educazionale del Comune di Milano e la mia risposta.

 

Ok... riprendo a raccontare. Qualche giorno dopo il 22/02/2022, mentre pedalavo per andare a fare la spesa alla Lidl, passando in via San Giacomo, ho dato un’occhiata alla scuola elementare.

N.d.r. Informazione per il chi abitando in centro Città, e parla delle periferie come se ci vivesse: la Lidl è una catena di negozi, che apre i propri punti vendita solo nei quartieri popolari e/o periferici. Inizialmente si proponeva come “discount” oggi… è diventato l’unico mercato di approvvigionamento, nel quale quotidianamente i milanesi con poche disponibilità economiche si servono.

La sQuola di via San Giacomo è quella dove ho completando la terza elementare e frequentato sino alla quinta. Classe che ho ripetuto, per non essermi presentato agli esami dia settembre, perché mia madre, volendo assolutamente che frequentassi le medie all’Umanitaria, in via Pace, sapeva che a settembre – dopo gli esami - non avrebbe potuto iscrivermi.
In compenso ho poi frequentato le scuole all’Umanitaria per… nove anni. smile25x3 
Nooooon tutti alle medie smile25x3 Tre anni alle professionali di fotografia e tre alle serali con indirizzo grafico.

Quindi mi sono avvicinato alla scuola e…

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Non ho potuto fare a meno, davanti a quei brandelli appesi, impossibili definirli bandiere, di indignarmi. Neanche il Tricolore di Cafiero Filippelli di ritorno dalla guerra è tanto lacero, consumato e malconcio quanto i brandelli di bandiera di Milano, che la scuola di via San Giacomo, C. Peroni espone all’entrata.

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Le ho fotografate, pensando che non era più sufficiente informare solo il neo Presidente di Municipio, dello scempio riservato alle Nostre bandiere, poste sugli edifici Pubblici Comunali del Municipio 5.
Immagino che alle scorse elezioni, il futuro Presidente di Municipio ci sarà passato sotto a quei brandelli, per entrare nella scuola C. Peroni - da sempre seggio elettorale - e conoscere gli andamenti del voto dei Cittadini del Chiesa Rossa.

N.d.r. Non conosco C. Peroni e non ho travato in rete sue notizie. Se qualcuno sa informarmi… ringrazio.

Mi sono chiesto: “possibile che Natale NON abbia notato questa vergogna? Oppure sarà che una volta eletto ha dimenticato la cosa e redarguire il Dirigente scolastico della sQuola elementare C. Peroni, responsabile di questo oltraggio? Vedaremm

Ho proseguito verso il supermercato, scuotendo il capo ad ogni pedalata. Al ritorno invece, ho notato con grande piacere, che sulla ex-stalla (dove Napoleone pare abbia riparato i suoi cavalli la notte prima di entrare a Milano, il 15 maggio 1796) oggi la fornita ed attivissima Biblioteca Chiesa Rossa, in via San Domenico Savio, c’erano esposte le medesime tre bandiere “della vergogna” ma…

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pulite, orgogliosamente e solidamente fissate ad un sostegno angolare. È stato lì che ho pensato al titolo di questo: “Buoni e Cattivi”.

 

I giorni 23, 24, 26 febbraio, visto che ancora gli "stracci" erano appesi all'entrata della scuola elementare di via San Giacomo, ho fatto altri 3 video-aggiornamenti della situazione sulla mia pagina facebook.

Chissà se rivolti il Presidente del Municipio 5 ha avuto tempo e modo di dargli un occhiata? smile25x3

 

Così invece sventolano le stesse nostre bandiere sul balcone del Sindaco di Milano

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  Un post per far conoscere agli amici internauti come siamo messi (in tema di simboli) qui al Chiesa Rossa, e una segnalazione inviata non solo al Presidente del Municipio 5, ma all'Assessore all'istruzione è il vice sindaco, al Settore educazione (area scuole dell'infanzia) ed al Sindaco (di tutti) cosicché possano vedere in che condizioni, a differenza dei balconi blasonati del centro Città, sventolano le stesse bandiere su alcuni edifici Comunali, lontani da Palazzo Marino.

Se vedom... elbor - Ivo Borgonovo 

 

CORRISPONDENZA


 del 14/02/2022

Egregio Presidente del Municipio 5 di Milano, sig. Natale Carapellese - natale.carapellese@comune.milano.it
e per conoscenza:
Egregio Sindaco di Milano Giuseppe Sala - sindaco.sala@comune.milano.it
Egregia Assessore all'istruzione è il vice sindaco Anna Scavuzzo - vicesindaco.scavuzzo@comune.milano.it
Spett.le Settore educazione (area scuole dell'infanzia) - ED.InfanziaAmmvo@comune.milano.it
Mi chiamo Elio Borgonovo, sono un milanese che abita al quartiere Chiesa Rossa (Municipio 5).
Quando ho visto la bandiera italiana e a quella di Milano, così disprezzate, private del rispetto… oltraggiate (articolo 292 Codice Penale Italiano) ha deciso di scrivervi confidando nella vostra autorità, ed augurandomi che vogliate/possiate porre fine a questa vergogna, oltre che prendere gli opportuni provvedimenti.

A seguire allego due emblematiche immagini, inerenti alla segnalazione in oggetto. Altre foto ed il mio commento è pubblicato sul sito www.elioborgonovo.it e sulla mia pagina facebook. https://www.facebook.com/ivo.borgonovo

Cordialmente Elio Ivo Borgonovo

 Torna da dove sei venuto

del 22/02/2022

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Martedì 22/02/2022 13:28h mi ha scritto il Presidente del Municipio. Ecco la mail.
“Gent.mo Elio Borgonovo,
la ringrazio per il messaggio e la gradita segnalazione, segno di attenzione rivolta alla nostra amata bandiera italiana. Ho provveduto già nei giorni scorsi, appena ricevuta la sua segnalazione, a dare precise indicazioni agli uffici per la necessaria sostituzione di tutte quelle bandiere che versano in cattive condizioni e siano comunque presenti nel territorio del Municipio 5. Cordialmente Natale Carapellese


Al patetico, per non dire insolente sarcasmo del Carapellese che nota l’attenzione che io rivolgo alla bandiere che… mi fa pensare lui non ami, così ho risposto il giorno stesso alle 23:01h

Gent.mo Presidente Natale Carapellese,
la ringrazio per la risposta e per il gradito provvedimento che afferma di aver preso; segno dell’attenzione per la nostra amata bandiera italiana, alla quale… mi permetto di ricordarle di aggiungere quella di Milano, se non altro come Presidente di Municipio 5, della nostra Città.
Nella speranza di continuare a fare cosa a lei gradita, la informo che le “precise indicazioni che (14/02/22) appena ricevuta la mia segnalazione ha dato agli uffici” relativamente alla scuola elementare di via San Giacomo, ad oggi, 22 febbraio 2022 ore 14:30, non sono ancora state attuate.
Infatti fuori dalla scuola, continuano a sventolare gli stessi due brandelli di bandiera: italiana e di Milano, come mostra il video filmato.
Continuando a mantenerla informata, le auguro buon lavoro.
Elio Ivo Borgonovo smile25x3

I giorni 23, 24, 26 febbraio, visto che ancora gli "stracci" erano appesi all'entrata della scuola elementare di via San Giacomo, ho fatto altri 3 aggiornamenti video della situazione sulla mia pagina facebook.
Chissà se rivolti il Presidente del Municipio 5 ha avuto tempo e modo di dargli un occhiata? smile25x3

 

del 24/02/2022

scuola infanzia organigIl 24/02/2022 “qualcuno” del settore Area Servizi all’infanzia, della Direzione Educazionale del Comune di Milano mi ha inviato una mail.
Purtroppo, non era firmata da alcuna funzionaria/rio o responsabile (al contrario della mia) pertanto ho dovuto rispondere e rivolgermi in modo “impersonale”.
Un ulteriore segnale della distanza creatasi tra Amministrazione e Cittadino. Per come la vedo io.

Non ti riporto il testo originale perché proibito, ma te la riferisco con parole mie***.

 

Mi dicono che sono dispiaciuti per ciò che è accaduto, affermano che il vento dei giorno scorsi ha provocato molti danni a Milano, (n.d.r. era il 7 di febbraio, sedici giorni dopo, il 18/2/02/2022 la bandiera abbanata a terra è stata tolta dalla sua asta) mi ringraziano per la segnalazione, dicono di aver provveduto alla rimozione della stessa e confermano (confermano ??? a cosa? forse quello che ha detto Carapellese) che hanno ordinato un’altra bandiera. (Speriamo anche una di Milano)
Comune di Milano
Area Servizi all'Infanzia
Direzione Educazione

 

Professionalmente, Area Servizi all’Infanzia, non ha "infilato" come invece ha fatto il Presidente del Municipio 5, Natale Carapellese, nella sua mail del 22/02/2022,un patetico, per no dire insolente sarcastico “la ringrazio per il messaggio e la gradita segnalazione, segno di attenzione rivolta alla nostra amata bandiera italiana.”
Carapellese... ma famm el piasé - tradotto ma mi facci il piacere… smile25x3

Al piede della mail di Carapellese NON c’è l’avvertimento UE 2016/679.

Questa è la risposta inviata il 28/02/2022 all'Area Servizi all’Infanzia del Comune di Milano.

Pregiata Area Servizi etc. etc. etc. se vi riferite alla bandiera italiana della Scuola d’Infanzia di via Sant’Abbondio n. 27, ABBANDONATA a terra tra le foglie secche del giardino, tengo a precisare che il “povera vessillo” BEN PRIMA DEL FORTE VENTO che ha colpito Milano il giorno 7 febbraio scorso, già si trovava, da immemore tempo, sgualcita e sbiadita, aggrappata alla sua asta, infognata tra il tronco e la siepe di cinta del giardino della Scuola d’Infanzia.
Come mostrano le foto già inviate al Presidente del Municipio 5, al Sindaco e Vicesindaco di Milano, e pubblicate nel post “Buoni - Cattivi al Municipio 5” del seguitissimo sito che curo e sulla mia pagina fecebook. (Seguitissimo... esagerato un poco, ma nemmeno tanto. Ad oggi 28/02/ sono 80 gli accessi di questo post).
Avevo già notato che la bandiera è stata rimossa dalla sua asta (invece rimata a terra come ho documentato anche nella foto pubblicata sulla mia pagina facebook . https://www.facebook.com/photo/?fbid=10158609320698589&set=a.10153938744268589 .
Mi piacerebbe se… ad avvenuta sostituzione del nostro vessillo, voleste comunicarmelo. Sarei onorato di documentare la nostra/nostre bandiere (me piazaria ancha quella de Milan smile25x3) di nuovo sventolare onorevolmente nella loro corretta ubicazione.

Cordialmente Elio Ivo Borgonovo

 Per tornare da dove sei venuto

*** Non ho riportato il testo originale della mail di Area Servizi all'Infanzia, perché al piede della stessa c’è l’avvetenza: “Ai sensi del Regolamento UE 2016/679 si precisa che le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate ed a uso esclusivo del destinatario. Se avete ricevuto questo messaggio per errore, Vi preghiamo di comunicare immediatamente al mittente l’accaduto e di cancellare il messaggio. Nel caso non siate il destinatario, l’utilizzo di questo messaggio e degli eventuali allegati è vietato e può comportare sanzioni civili e/o penali.”

 

 



Ricordi

art292cp iinterne05La scuola Elementare di via Monte Velino

La mia irritazione nasce dal palese disprezzo che i dirigenti di certi istituti pubblici, mostrano verso le Nostre bandiere, simboli per i quali, centinaia, se non migliaia di uomini e donne hanno perso la vita per onorarli, lasciando a me, A NOI, il solo compito di rispettarli e NON oltraggiarli.

Ho 66 anni, e quan s’eri on fiolett dalla prima elementare (ma forse già dall’asilo – oggi scuola d'infanzia) direttori e maestri ci insegnavano l’importanza ed il rispetto per la bandiera.

Ho frequentato le prime tre classi delle elementari, alla scuola di via Monte Velino, quartiere Calvairate, Municipio 4. Un grande edificio, possente, in stile fascista – con un enorme palestra e la piscina dove ho imparato a nuotare – dove l’entrata era separata; maschi - femmine. Gli ampi, ma soprattutto ALTI corridoi, con i pavimenti (pulitissimi e lucidati) erano decorati con piastrelle di gres bianche e nere. Da un lato ad accompagnare la “scarpinata” per raggiungere la propria aula, c’erano enormi finestroni, dai quali, nelle giornate di sole, i bidelli (oggi collaboratori scolastici) calavano le robuste tende di canapa color panna. Guai a toccarle o far ciondolare i sacchetti di sabbia che le tenevano stese, in posizione corretta.
Dall’altro lato a facilitare il riconoscimento della propria aula, c’erano i cappotti dei compagni già in classe, appesi agli appendiabiti .

Ricordo… ma mi piacerebbe riceverne conferma, che prima che iniziasse la lezione, all’ora stabilita, divisi per classe, marciando inquadrati, tutta la scuola si radunava in cortile (i maschi col grembiule nero le femmine bianco – non ricordo se il fiocco era di colore differente) per assistere all’alza bandiera, che... qui ho paura proprio di “inventarmelo” ricordo veniva issata mentre suonava l’Inno di Mameli che… naturalmente dovevamo cantare.

Se il mio compagno di classe Marco Apicella o qualcuno della mia epoca che ha frequentato la stessa scuola, me lo confermasse o smentisse, gliene sarei davvero grato.
Anche alla scuola di via San Giacomo, durante l’ora di musica, si scendeva in palestra, ed il maestro – un vecchio piccoletto con le scarpe grosse, con la punta che “tirava” in su, ci insegnava a cantare l’Inno Nazionale e l’Inno alla gioia – per bambini – tra le altre musiche.
Non dimenticava di punirci se non ci impegnavamo. Come quella volta che mi ha legato con la cintura dei pantaloni, alla sponda della panca, perché dopo un paio di richiami non stavo “seduto diritto”.

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Per forza, mi nascondevo dietro al compagno davanti a me, per giocare a “figu” col mio vicino di panca “ M, R, J, S, S mie”***. Naturalmente nella versione muta smile25x3

Per questi insegnamenti mi sono indignato davanti allo scempio e la mancanza di rispetto verso la nostra Nazione e Città dimostrato da alcuni di questi NUOVI dirigenti scolasti.

 

 

*** La versione originale di… “giochi a “figu” consisteva nel vincere o perdere con un amico, ma anche due o tre contemporaneamente (massimo quattro giocatori) il TUO mazzo di figurine – Panini - (solo quelle doppie) della raccolta di calciatori, al momento in voga.
Il gioco si svolgeva così: tenendo in mano il tuo malloppo di figu (alcuni, i più accaniti o bravi giocatori, avevano un altro mazzo in tasca, legato con l’elastico) e seguendo l’ordine di giocata stabilito, voltavi la tua “carta” mostrando la foto del calciatore, la appoggiavi sul muretto o sulla mano di un compagno che faceva da arbitro e VELOCEMNETE dichiaravi la lettera la lettera con cui iniziava il cognome dello sportivo - scritta sulla tua figurina. Esempio: lui giocava M di Mazzola, tu rispondevi girando la tua, dicendo R di Rivera, lui J (Jair) tu S (Sarti) lui S di Sormani. A quel punto immediatamente doveva dire “MIE” - perché aveva coperto la tua S con un'altra S – prendendosi il mazzetto di figu fino a quel momento giocate. Ma… se tu eri tento veloce da giocare e coprire la sua S con un'altra figurina, prima che lui dicesse “MIE” ad esempio P di Pelé – rarissima – il gioco andava avanti permettendoti un’altra chance. Cosa che non mi è mai successa. L’arbitro dirimeva gli alterchi smile25x3

Un rinnovato se vedom… elbor – Ivo Borgonovo

 

Presidente del Municipio 5 di Milano, sig. Natale Carapellese - natale.carapellese@comune.milano.it
Sindaco di Milano Giuseppe Sala - sindaco.sala@comune.milano.it
Assessore all'istruzione è il vice sindaco Anna Scavuzzo - vicensindaco.scavuzzo@comune.milano.it
Settore educazione (area scuole dell'infanzia) - ED.InfanziaAmmvo@comune.milano.it

Se vuoi scrivergli devi copiarli perché non so programmare l'apretura automatica cliccando sul linksmile25x3