A sinistra

1968

Il 1968 è stato un anno intenso e di prestigiosi successi per Borgonovo, sia nella sua Milano che fuori. Ha partecipato a Firenze alla Mostra Arte e Sport con una tecnica inusuale per lui, un olio e collage dedicato alla morte di Lorenzo Bandini.

Ha vinto il primo premio nel concorso Milano sulla tavolozza con una sua classica ringhiera. Qui riceve la busta con il premio; la pregevole somma di 500.000 lire. 

Circa tre volte e mezzo il suo salario di Vigile, amava ricordare che busta e contenuto, l’ha girata pari pari al dentista per saldare il conto familiare

 


 

A centro 

Nel ‘68 ha vinto il concorso; Milano sulla Tavolozza, con una sua ringhiera ricevendo anche l’Ambrogino d’oro*  Una personale alla Barbaroux conclude questo anno intenso, ricco di premi e riconoscimenti.

 


 

A destra 

Dal 1970 al ‘72, alterna mostre nella centralissima Barbaroux di Milano, a piazze extracittadine, spingendosi anche a Treviso e Padova. Aggiunge al suo classico repertorio, e alle composizioni dei suoi vecchi oggetti, emblematiche marionette o mezze scritte sui muri, col compito di trasmettere timidi messaggi "subliminali" a sfondo politico. Questa crescita artistico/politica, va a braccetto con quella della Nemi, che pur essendo molto impegnata nel sociale, lo segue, guardandogli le spalle, come ben si vede nella foto di questa inaugurazione.

 * l'Ambrogino d'Oro è un riconoscimento che i Sindaci o gli Assessori, nel corso del loro mandato, conferiscono  alle persone meritevoli.

 

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La Nemi, come lui la chiamava, con l’articolo, tanto dolce ed appassionata, quanto forte e determinata, organizzata, concreta e pianificatrice, è stata la spalla, il carburante e la bussola nel processo di crescita, non solo pittorica di papà. Senza mai mettersi nelle sue scelte artistiche, gli è sempre stata vicino, sobbarcandosi impegni, questioni e a volte mansioni che altre donne delegavano ai propri compagni. Culturalmente di livello superiore, attenta alle problematiche sociali, inequivocabilmente schierata ha ben presto convogliato queste due attitudini nella militanza politica, condividendola anche col marito, come ad esempio quella a sostegno di Cuba, seppur con differenti tipi di impegni (papà artisticamente, lei più operativamente). Ma è stata l’assoluta dedizione alla causa delle donne, che l’ha proiettata verso un attivismo politico di grande impegno. 

Qui a lato la foto della mamma che papà ha sempre detto essere la più bella della mamma. E ancora lei, forse diciottenne, "attaccata al tram" in viale Molise, davanti al mercato della carne 

Noi nella foto Farabola per Grand Hotel e noi… visti da papà, per se stesso

 


 

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 Dopo una lunga e fedele militanza nella segreteria dell’UDI, al lato dell’allora Presidente Vally D’Ambrosio, sua grande ispiratrice e riferimento di vita, viene eletta Presidente della Cooperativa dell’UDI, dopo la prematura scomparsa della compagna Vally. Un incarico molto impegnativo che affronterà di petto e con la determinazione che il suo carattere la portava ad avere. Per una decina d’anni  gestirà il personale delle strutture alberghiere di Pinarella di Cervia, Caspoggio e Milano. Nonostante costretta a passare parecchio tempo lontano da casa, non ha mai smesso di essere il riferimento presente, lucido e concreto per tutta la famiglia, inclusi i figli già sposati, le nuore e i nipoti.

Sigaretta in mano, dopo un lite con papà, si percepire la sua grinta e la determinazione

Due sue foto su Noi Donne e tra i cuochi ed il personale di cucina (suo preferito) a Pinarella di Cervia

 

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 Non ho potuto astenermi dal mostrarvi questa foto. È indubbio che si tratta di un’altra premiazione, qui papà veste una camicia scura senza cravatta, sembra più giovane che nella foto con l’assessore, ed il contesto è differente, ma… mi piace immaginare che questa foto sia stata scattata nell’esatto momento in cui papà pensava dove sarebbero finite quelle 500.000 lire guadagnate  col suo primo premio. Lo sguardo rivolto verso il basso per proiettarsi altrove, il sorriso  accennato ma compiaciuto per la certezza di sapere ciò che sarebbe accaduto, ed il modo… provvisorio con cui "la" tiene tra le dita, come già non gli appartenga, sono le motivazioni per le quali ho deciso di condividere questa foto, se non altro per  trasmettere un poco dell’ironia e della filosofia di vita di papà. 

 

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