La Piera Bottini, su mia richiesta, mi ha prestato il suo macinino, ricordo di sua sorella, per arricchire la “scenografia” del “cafè del genoeugg”. L’ho usato una prima volta, ma poi toglieva troppo spazio di appoggio sul carrello, ho deciso di non usarlo più. L’ho appoggiato tra le “mie” cose, coperte da un panno nero, sotto le mensole a muro dietro i tavoli posizionati all’entrata. Anche Giuditta, l’ultimo giorno aveva notato la mancanza ed io quando ho riportato tutto a casa ho pensato di averlo cacciato frettolosamente in qualche scatola. Ma ora, che finalmente ho riordinato tutto, ho avuto la certezza ed ho dovuto dirlo alla Piera, che il macinino di sua sorella che mi aveva prestato… qualcuno ha pensato di… rubarselo.

"Credo di sapere chi può averlo rubato, forse per invidia o... credendo che era mio, per farmi un dispetto. Ma quando la voce del furto si è sparsa tra i meneghini che hanno frequentato la mostra, e quindi gli è stata fatta arrivare la voce del mio/nostro sospetto, il ladro non poteva più farlo "ritrovare casualmente" - visto che l'esposizione era terminata.
Così il bastardo di un ladro cencioso, avrà dovuto disfarsene, regalando un grande dispiacere alla Piera e... a me.  

Per leggere un dettagliato racconto de "I MAI VIST" la mostra per la quale la Piera mi ha prestato il suo macinino clicca qui. L'ultimo capitolo tratta proprio questo brutto aneddoto.