11 maggio 2024 – giorno dell'Assemblea annuale SEAO
Oggi la si terrà, ho chiesto di poter intervenire, ovviamente non ho ricevuto alcuna risposta, così…
Oggi 16/06/24 il "contavisite" indica n. 52 visite 16 + della scorso rilevamento
ho pensato di fare un nuovo post, riassumendo ed aggiornando al precedete post gli evinti sino ad oggi accaduti.
Ho quindi compresso, riepilogato, riassunto i due anni di incontri/disquisizioni avuti con i CdA della nostra cooperativa. Divergenze, per le quali sono occorsi fiumi di inchiostro e varie raccomandate inviate vicendevolmente, che però non hanno portato al chiarimento reciproco auspicato e/o da parte mia soddisfacente, ma (per ora) solo il convincimento dell'incoerenza dei/del CdA della nostra cooperativa.
Questo che segue è il sunto del sunto, anche in versione figurata, della questione che ho con SEAO. Al termine il riassunto dei principali eventi/incontri.
SUNTO del SUNTO
A e B
Scopri a quale categoria di Socio potresti appartenere.
Sei un Socio di serie A se sei già assegnatario di un appartamento SEAO, e nel frattempo erediti un o parte di un appartamento a Milano e/o hinterland. Sei Socio di serie A perché quando la cooperativa (su tua segnalazione o previo ispezione catastale) viene a conoscenza della tua mutata situazione catastale, ti chiederà se vuoi (1) restare assegnatario o (2) liberare l’appartamento.
(1) Per restare assegnatario, la tua situazione catastale dovrà tornare quella consegnata al momento della domanda di assegnazione: NON proprietario. Quindi dovrai “liberarti” della proprietà.
Ma come è ovvio e ragionevole supporre, il “liberarsi” di una proprietà non è cosa fattibile in breve tempo – a meno che non la regali. Generalmente occorrono alcuni mesi, nel caso di un alloggio poco appetibile anche anni, prima di venderlo. Quindi, volente o nolente, SEAO non vedrà realizzarsi l’IMMEDIATO tuo abbandono dell’alloggio. Dovrà darti (giustamente) il tempo necessario per completare l’iter avendoti ancora come assegnatario.
(2) SE… SE… SE… Se dopo aver comunicato a SEAO la tua mutata situazione catastale decidi di lasciare l’appartamento, se hai precedentemente pianificato ed organizzato il cambiamento e il trasloco, se decidi di non usufruire dei tre mesi di preavviso, solo a queste condizioni, la liberazione dell’alloggio SEAO può avvenire… rapidamente. Contrariamente, se la procedura di “abbandono” del locale assegnato si attiva in seguito all’ispezione catastale fatta da SEAO, non è OVVIAMENTE ipotizzabile stimare dopo quanto tempo l’appartamento torna disponibile per un altro Socio.
Sei un Socio di serie B quando NON sei già assegnatario ma solo in graduatoria per l’assegnazione di un alloggio SEAO. Anche se esattamente come l’altro Socio, erediti un o parte di un appartamento a Milano e/o hinterland, durante l’attesa (che quasi sempre è di anni) sei di serie B.
La discriminazione sta nel fatto la cooperativa esige da te (come a me) che immediatamente, al momento della comunicazione della disponibilità dell’alloggio per cui è stata fatta domanda, (a differenza del Socio di seria A) tu sia già NON PROPRIETARO, comprovato da una visura catastale. Pena… la NON assegnazione dell’alloggio.
Ovviamente è una richiesta inaccettabile. Per esempio… se il Socio abita l’alloggio ereditato anni dopo la presentazione della domanda di assegnazione, secondo SEAO dovrebbe “liberarsi” della casa, vivere in affitto per tutti gli anni necessari a scalare la graduatoria (impossibili da quantificare ed al prezzo degli affitti di mercato a Milano) per farsi trovare “libero” quando SEAO gli dice… “c’è un appartamento libero, lo vuoi venire a vedere?” Allucinante.
Ecco, questo è il sunto del sunto della questione discriminte esistente tra i Scoi della nostra cooperativa.
Cordiali saluti, Elio Borgonovo – elbor - Socio di serie B
RIASSUNTO
della corrispondenza e controversia tra me e SEAO
SVOLGIMENTO
Il 15 febbraio 2022, quando ero ancora digiuno delle disposizioni del nostro Statuto e Regolamento inerenti alle assegnazioni degli alloggi SEAO in godimento, ho chiesto, e sono stato ricevuto dal CdA, allora guidato dal sig. Antenucci*, per esporre una questione e riceverne un orientamento.
Desideravo sapere se… una volta arrivato il mio turno per l’assegnazione di un alloggio (domanda fatta nel 2012) avessi potuto sfruttare un periodo di tempo (li per li ho pensato ed ipotizzato un... 6 mesi) per poter vendere la mia metà dell’appartamento, nel quale ABITO da oltre vent’anni, ereditato dopo la morte dei miei genitori.
La risposta è stata secca: NO! Contrarietà poi “addolcita” dicendomi che… se fossi un stato un Socio già assegnatario, e fossi divento proprietario di un e/o parte di una appartamento in Milano e/o hinterland, ereditato (così come è successo a me) avrei avuto due possibilità: o lasciare l’appartamento (nota: il CdA ha dimenticato di informarmi entro quanto tempo, forse perché è ovviamente impossibile stabilirlo e comunque non sarebbe IMMEDIATAMENTE) oppure avrei dovuto vendere la proprietà e restare assegnatario (nota: anche in questo caso, eludendo il fatto che vendere una proprietà non è come vendere un bicchier d’acqua). Continuando il CdA mi informava che ciò era già accaduto in uno/due volte.
È in questo incontro, col l’organo che garantisce l’applicazione esatta dello Statuto e/o il Regolamento della nostra cooperativa, che mi sono convinto che la nostra cooperativa ha un trattamento privilegiato per un Socio e discriminatorio per un altro Socio; creando Soci di seria A e Soci di serie B.
* In quell’incontro col CdA guidato dal sig. Antenucci erano anche presenti, in veste di consiglieri, la sig.ra Barbieri (presidente dell’attuale CdA) e il sig. Manera (ora suo vicepresidente).
Per questa “ingiusta anomalia” a partire dal 2022 ho comunicato diverse volte al CdA la mia disapprovazione per iscritto, nell’intervento dell’Assemblea annuale tenutosi a maggio del 2022 (durante la quale la sig.ra Barbieri è stata eletta presidente) in un secondo incontro del martedì col CdA, e… ultimamente attraverso varie RR.
Ad un certo punto (nel 2023) avviene una imperdonabile “stonatura” nella rappresentazione della sviolinate corretta ed ineccepibile applicazione delle regole della cooperativa, strombazzata dai CdA in questi due anni: l’assegnazione al vicepresidente del CdA in carica, di un appartamento SEAO in via Cima 39, che… secondo voci circolanti tra i Soci, è sprovvista dei requisiti richiesti previsti dalle disposizioni statutarie per l’assegnazione degli alloggi SEAO, o che ne contenga alcuni non conformi. Così ho chiesto (RR ovviamente) delucidazioni al CdA.
Il 14 luglio 2023 il CdA a firma Barbieri Paola così risponde:
“d) Contrariamente a quanto da lei insinuato, l’assegnazione dell’alloggio sito nello stabile di via Cima (1) è stata presa in considerazione dal CdA solo dopo l’esaurimento della graduatoria e quando il socio cui fa riferimento aveva già comunicato di aver iniziato la procedura di vendita dell’immobile di sua proprietà.”
Ma il nostro Regolamento per le assegnazioni dice: “ART. 3 - Per l'assegnazione di alloggi di nuova costruzione, o ristrutturati, il Consiglio d'Amministrazione convocherà in assemblea i soci che ne hanno fatto domanda, precisando, nella lettera d'invito, che gli alloggi verranno dati in godimento alla condizione che il socio non sia proprietario di immobili ad uso di abitazione (nell'ambito del comune di Milano e provincia) e etc. etc. “. Pertanto il Regolamento NON prevede che il Socio comunichi di aver iniziato la procedura di vendita dell’immobile di sua proprietà.
Inoltre “ART. 6 - I soci prenotatari di alloggi dovranno recapitare agli uffici della cooperativa per ottenere l’assegnazione [-] nonchè certificato di impossidenza di immobili rilasciato dalla Conservatoria Pubblici Registri Immobiliari competente, previa indagine.”
Da notare che nella risposta del CdA non è indicato se il Socio in questione, fosse o non fosse proprietario di un immobile (nell'ambito del comune di Milano e provincia) GIÀ… al momento che ha presentato la domanda di assegnazione o se ne sia divenuto per eredità o acquisto. Varrebbe la pana accertarlo.
Precedentemente, a sancire e ribadire quanto previsto dal Regolamento, il 5 maggio 2021, c’è una INEQUIVOCABILE comunicazione rivolta a TUTTI i Soci della cooperativa:
“Oggetto: DOCUMENTO DI NULLA PROPRIETÀ
Si comunica che al momento della domanda per la richiesta di un alloggio e all’atto dell’assegnazione è obbligatorio consegnare una visura catastale di nulla proprietà rilasciata dall’agenzia delle entrate.
Nessuna dichiarazione o autocertificazione sarà valida.”
Cliccando sulla foto vai al post scritto in quella data
via Cima (1) Relativamente agli edifici di proprietà di SEAO, siti al 39 di via Cima, l’attuale CdA della nostra cooperativa (conseguentemente tutti noi Soci) da circa un anno ha… abbiamo in corso una controversia giudiziaria nei confronti di alcuni (25/30) Soci assegnatari degli appartamenti di questa recente edificazione, ai quali è stato sottoposto (da SEAO) un contratto, che è stato firmato dalle parti, ma che dopo un anno (quindi quando si erano già trasferiti) gli abbiamo chiesto di RESCINDERLO, per sostituirlo con uno nuovo, che gli aumenta NOTEVOLMENTE il canone annuo, in ragione di… uno sbagliato fatto dal CdA nello stilare.
Dell’aspra “diatriba” inizialmente solo verbale, siamo passati ad incaricare un importante studio legale di Milano, il cui importo della parcella non ci è stato reso noto (come nemmeno il preventivo) nonostante tale costo sia stato chiesto, al nostro commercialista, durante l’ultima assemblea annuale.
Un aspetto poco cooperativistico ed incomprensibile è anche stata la scelta di NON rivolgersi al servizio specializzato di avvocati che LegaCoop Lombardia dispone ed offre ad un prezzo probabilmente (ovviamente) più vantaggioso, anche in ragione del fatto che siamo a lei associati, pagando un adesione annua di n. centinaia se non migliaia di euro.
Dubbio. Intendo chiarire delucidazioni rispetto ad un’informazione che ho tratta assistendo, su Youtube, ai 15 incontri/lezioni facenti parte del “ Corso di Manageement Cooperativo” ¹ finanziato da Legacoop Lombardia. Uno dei relatori ha menzionato nel suo intervento, il sistema di finanziamento che ha adottato la nostra cooperativa per l’edificazione il comprensorio di via Otto Cima 39. Senza però “consigliarlo”, anzi. Ciò che ha affermato, se ho capito bene, non trova corrispondenza nelle informazioni date da SEAO, o per lo meno, tra quelle che io ho inteso.
Vorrei fornirti il link che mi ha inviato Legacoop Lombardia, cosicché anche tu possa vedere la lezione e verificare se ho inteso correttamente oppure no.
Ma… l’inequivocabile richiesta di riservatezza contenuta nella mail (che mi fornisce il link) inviatami da Legacoop Lombardia mi fa preoccupare al trasgredirla, anche in ragione del fatto che nella stessa la “raccomandazione” di riservatezza è estesa anche a mio figlio, nominandone il nome di battesimo che ovviamente non ha coofirmato la mail.
Uno stile comunicativo che mi ricorda quello in uso in quei regimi antidemocratici che pensavo fossero ripudiati dalla filosofia cooperativistica.
Ringraziandoti per il tempo dedicato e la pazienza di sin qui leggermi, ti saluto cordialmente, Elio Borgonovo -
Oggi 11/05/2024 al termine della lavorazione il "contavisite" indica n. 19 visite
Oggi 16/05/24 il "contavisite" indica n. 36 visite = + 17 dalla rilevazione precedente.