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Settembre 2015  
Lo scorso 26 settembre è caduto di SABATO, e su piazza del Duomo, sono cadute, anzi, sono state fatte cadere… 

… centomila poesie.

L’anticipazione dell’evento l’avevo sentita alla radio, ho deciso di esserci, e quindi… sont andaa a Milan (come dicevano una volta quelli che abitavano in periferia, quando andavano in centro) tanto per cambiare… in bicicletta (con la spicciola) spingendo forte sui pedali, perché ero in ritardo. Quando sono arrivato in piazza, il rumore di un elicottero aveva già attirato l’attenzione dei milanesi presenti sul sagrato, che col naso in su, cercavano di capire cosa ci facesse “quell’affare” così vicino alla Madonnina. 

Ho appena fatto appena in tempo a legare la bici (una me l’hanno già ciulata 4 anni fa. Era legata all’entrata della Metrò, ma è sparita…) che dall’elicottero son caduti migliaia di foglietti di carta, che, man mano che si avvicinavano al suolo, assumevano l’aspetto di striscioline di cartoncino, per poi rivelarsi dei colorati segnalibri, una volta acchiappati al volo o raccolti da terra. 
Starsene a guardare l’onda della gente, che  divertita si dirigeva di qua e di là, verso la zona dove il vento faceva supporre avrebbe fatto cadere la maggior parte degli ambiti “regali” era divertente quanto cercare di acchiapparne uno.

L’iniziativa, organizzata dal Collettivo artistico cileno Casagrande,  fa parte della nutrita agenda culturale ideata per Expo Milano 2015 e per gli appuntamenti di ExpoinCittà ai quali il Cile partecipa.

L’evento è itinerante, si è già tenuto a Londra (2012), Berlino (2010), Varsavia (2009), Guernica (2004), Dubrovnik (2002). Le poesie sono state scritte da una ottantina di giovani autori cileni ed italiani che non hanno conosciuto le sofferenze e i disastri della seconda guerra mondiale, ma che intendono, con questa performance, mantenere la memoria storica di quel terribile passato, con un messaggio forte e chiaro: Poesie NON bombe!

Io… ho deciso di non “attivarmi” per prendermi la mia poesia, ma ho voluto fare qualche ripresa video, che comunque non rende merito al clima di gioia e divertimento di quel SABATO, che ho montato, per dare il mio contributo all’evento, che puoi vede cliccando qui. Nonostante l’assenza di impegno nel cercare di prendermi la mia poesia, questa di Carla Saracino (per saperne di più clicca qui) è quella che il caso ha voluto mi cadesse tra le mani. L’altra, di Stefano Pini (per saperne di più clicca qui) me la sono trovata nel cestino della bici, quando ancora l’elicottero lasciava cadere altre poesie sui milanesi, che a testa in su, cercavano di prendere la propria.

L’altra scansione è la copertina dell’iniziativa, uguale per tutte le poesie.

Per saperne di più e vedere un video (professionale) clicca qui  

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