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30 Novembre 2016
 
Dev’essere successo più o meno così.
La folla riunita dall’alba in piazza della Scala lo urlava, i Ghisa in alta uniforme a stento la trattenevano all’esterno del portone di Palazzo Marino, su… nel suo ufficio, il Sindaco riunito con tutta la Giunta, sentendo il popolo dei milanesi chiederlo, deve aver detto:
«Li sentite, lo chiedono. Date a Tullio quel che è di Tullio!» 

 

 

 

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“Finalment!” “l’era ora!” “s’hinn dissedaa!” “Sant’Ambros fa minga de ingann”. O l’era San Giovan… beh l’è istess. Dillo come vuoi, ma per tutti noi, era da mo’ che ci aspettavamo fosse riconosciuto questo benedetto Attestato di Civica Benemerenza al… “nostro Tullio Barbato”.

Comunque era da un po’ che la voce girava, e numm… come  “Carbonari” Ottocenteschi, agenti segreti (allo sbaraglio), quando ci trovavamo al bar prendendo un caffè, prima di entrare ad una presentazione di un libro di poesie (in dialetto… è ovvio) all’intervallo di una lezione di grammatica, con la promessa reciproca di massima riservatezza, la notizia della probabile assegnazione al Tullio dell’Attestato di Civica Benemerenza del Comune di Milano ce la passavamo uno all’altro. 

Così, la riservatezza meneghina, unita alla sana scaramanzia partenopea, aveva fatto si che quest’anno, per evitare l’ennesima delusione dell’entourage meneghino, per festeggiare ha aspettato la ufficiale comunicazione di Palazzo Marino. Eccola… sul sito del Comune di Miano, cliccando qui

Ed ora bando agli scherzi, voglio dire che nonostante la levatura culturale del personaggio, (alla fine del blog riporto il suo curriculum che tempo fa gli ho chiesto per completare un lavoro) la disponibilità di Tullio Barbato nei miei confronti, nonostante sia ultimo arrivato, è sempre stata totale. Non mi ha mai negato un aiuto, non si è mai sottratto ad una richiesta di un parere, un consiglio o un orientamento. Mi ha sempre soddisfatto senza lesinarsi.

Assieme a sua moglie, la Maria Celeste, mi ha aperto la porta di casa sua mettendosi a mia disposizione per realizzare dei blog sperimentali, a dir poco…folli, lasciando che li pubblicassi sul sito (che stai leggendo) aumentandone con la sua presenza la credibilità. Un esempio di “blog-follia” (ma che mi ha divertito molto) lo puoi vedere cliccando qui).

Pur non conoscendo i tanti contributi che il dottor Tullio Barbato ha regalato alla nostra Città, e Radio Meneghina è solo uno dei tenti, anche se il più rimpianto, e le motivazioni per le quali il Sindaco, in nome della Cittadinanza gli riconosce questa onorificenza, sono veramente contento per il Tullio, perché se lo merita, per noi, perché sappiamo essere giusto e perché non c’è una persona che dissenta da questa scelta, e... per me, perché ho avuto (e tutt’ora l’ho…) la fortuna di conoscerlo e la possibilità di relazionarmi con lui personalmente, di potergli… telefonare per chiedere delle informazioni su un argomento in particolare, o semplicemente per sapere come stava, in amicizia. 

Adesso ti strappo un sorriso. Ora che al Tullio verrà consegnato l’Attestato di Benemerenza Civica, mi stimerò maggiormente. Mi sentirò alla stregua di “uno” che  può telefonare ad un premio Nobel e chiedergli… ciao, come va? smile25x3

Sono felice che finalmente il Comune di Milano riconosca al Tullio ciò che  da tempo meritava, pensando a questo e per la confidenza che Tullio mi accorda, giocosamente saluto il suo Attestato di Civica Benemerenza de Comune di Milano con questo fotomontaggio…

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Tullio... vero che non ti sei arrabbiato per il fotomontaggio? smile25x3

 

 

Spero di non essere in duecentesima fila, al Dal Verme il prossimo 7 Dicembre, per applaudire il “nostro” Tullio e magari fargli una foto al momento della consegna dell’Attestato.

Se vedom elbor  

 

 


 

Curriculum di Tullio Barbato

Nato a Milano nel 1935,  sposato,  tre figli giornalisti, Tullio Barbato ha studiato Scienze  politiche alla Università Cattolica e all’ ISPI ed è uno dei più noti giornalisti-scrittori.

Come giornalista ha fatto di tutto: dal trombettiere al direttore, al docente. 

Ha cominciato con un mura-le milanese a Porta Genova, ha lavorato quindi molti anni a “Il Messaggero”, alla Agenzia Italia, al Secolo XIX”, a “La Notte”,  con brevi permanenze in altre importanti testate  quotidiane quali “Il Giorno” e il “Corriere della Sera”, collaborando con una ventina di altri giornali fra cui  “La Nazione”, “Il Piccolo”, “L’Avvenire d’Italia”,  “Roma”, “Il Giornale di Sicilia”, “Avanti!”, “L’Italia”, “Avvenire”, “L’Ordine”, “Fiere e mostre”,  “Relazioni internazionali”, “Libertà”, “In Fiera” e “Milano mese”; fondando e dirigendo periodici come “La Città” e “El Meneghin”;  agenzie come NSIM ed  “Europa Sport”;  la prima televisione via cavo milanese  (con Francesco Ogliari e Roberto De Mattei)  e soprattutto la storica emittente milanese Radio Meneghina, arrivata al 38° anno di vita. Ha diretto Sport informazioni e Asca-Nord e collaborato con Reuters, France Press, The Associated  Press, Rai-TV e varie televisioni come Canale 5, Canale 51,  Rete 4,  Antenna 3 e Telelombardia. Corrispondente, redattore, inviato speciale, ha spaziato il suo interesse dalla cronaca allo sport, dall’economia agli spettacoli, dall’interno all’estero,  alla politica. Cronista comunale, provinciale e regionale.  Polemista spietato,  negli  ambienti politici milanesi era  soprannominato “veleno”. 

A Bruxelles ha fatto parte per la comunicazione della Commissione Davis per il risparmio energetico. 

Ha retto importanti Uffici stampa tra cui quelli della Provincia di Milano, della Italartist, del Convegno dei sindaci delle grandi città del mondo, del Centro politico europeo, dei concorsi INA-Touring, Renault-STP,  CIF-Cinema 8, delle mostre Mercatus, Gold Italia e della prima edizione dei “Quattro motori per l’Europa”, della prima Marcialonga con Marco Lucchini, del Centro “Milano 90” con Lello Gurrado.  

              Come scrittore ha confermato, con una ventina di libri, il suo eclettismo passando da un  genere ad un altro sugli argomenti più disparati, dalla guerra all’industria (“La Resistenza dietro le quinte”, “Gli ultimi mesi del III Reich”, “Deus ex machina” in particolare), dalla canzone alla cucina (“Enciclopedia della musica leggera in Italia”, “Cucina e osterie della Vecchia Milano”, con Giordano Pitt), dalla prostituzione alla cultura milanese (“Case e casini di Milano”,”El Sant Ambroeus di poetta”, “Montagna de San Sir”),  all’ecologia e all’ambiente (“Check- up per le città malate” e “Tutta l’acqua del mondo” con Michaela Barbato)  ed imponendosi come saggista e come uno dei maggiori conoscitori della Milano del nostro tempo.

Ha tenuto conferenze sulla Lombardia e sull’europeismo al Palazzo dei Congressi di Strasburgo, alla Sorbona di Parigi, alle  università  Statale di Milano e di Helsinki e  in  parecchi circoli  lombardi, nonché corsi di giornalismo e storia del teatro in varie scuole milanesi.

              Attivo nel disegno e nel collage.  Abile documentarista, ha fissato con immagini fotografiche e con la cinepresa  molti  dei suoi viaggi. Sportivo praticante, boy-scout della G.E.I. e come rover co-promotore della Croce Rosa Celeste.  Dal 1973 al 2000 vice e/o f.f. presidente del Circolo ambrosiano Meneghin e Cecca.  Ha organizzato e diretto importanti eventi come il Palio delle Porte all’Ippodromo di San Siro, quattro edizioni del-la “Su e giò per i Navili” con Alfredo Maiocchi,  sei  del Carnevalone ambrosiano, sette delle “Nozze d’Oro” e ben ventisei delle ventinove del festival della canzone e del cabaret milanesi  “Milanocanta”,  i  premi  letterari  Dino Gabiazzi,  Città di Milano, Città meneghina, Anna Carena, Gianfranco Crespi, Maria Pia Arcangeli, Gici Ganzini Granata e per molti anni il Premi Sant Ambroeus e – con Giuliano Vigini -  la mostra dei libri su Milano al Palazzo del Senato.

 

 


Regolamento per la concessione 
delle civiche benemerenze

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Clicca qui.

 


Alcune foto di e con il Tullio

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All’inaugurazione della Retrospettiva di papà due anni orsono.
Non lo conoscevo, ho avuto il suo cellulare dall’Ezio Soffientini
e quando l’ho chiamato era in ospedale per delle cure
(una bratta “faccenda” fortunatamente risoltasi).
Dolorante mi ha detto che si sarebbe fatto sentire in seguito.
Di parola ha voluto essere presente a quella ed anche all’altra mostra. 

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Alla Antica Credenza di Sant’Ambrogio assaggiando la Panisciada.

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Al SEICENTRO con la bravissima Rita Barbieri, qui nel 2015 quando se ne occupava
lei degli eventi in programma

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A casa sua…